31.1.13

SEMIFINALI COPPA ITALIA (RITORNO)

                                                

                                                       KUA-TALBA   1 - 1   TEO-MONTE

                                       
                                       RAFFA-CHUPA-LENDERS   0 - 4   ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA



La finalissima verra giocata la 25^ giornata


 TEO-MONTE  

 VS  

ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA

PUNTEGGIONE ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA!!!!!

AstiGiovaJonkoSkola fanno 88 aggiudicandosi così il momentaneo punteggio di giornata fino ad ora tenuto ben stretto dal capolista Jaquo dalla seconda giornata...

Grazie al punteggione lo strano quartetto si aggiudica anke l'ambita finale di coppa italia freddando le newentry RaffaChupaLenders, finale ke giocheranno contro i sempre più in crescita TeoMonte la 25° giornata...

Voci provenienti dai colli Bolognesi fanno sapere ke AstiCazzi ci tiene a sottolineare ke l'affarone ICARDI ( poker contro il Pescara ) è stato per lo più idea sua e dei finanziatori cinesi ke hanno spinto per l'acquisto del baby fenomeno...


MADE IN CHINA  

GIORNATA N° 22

ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA....88
JAQUO..........................................74
GIANFA-OSHA............................72.5
KUA-TALBA ...............................71
TEO-MONTE..............................70
FULMINE-CONTE......................69
PAUL-MAURI..............................67
RAFFA-CHUPA-LENDERS.......65
DUKE-MATTI............................65
GIANA-MUGHI.........................61
CISKO-BIONDO.......................51.5

Alla prossima...uniti fieri e mai domi...

30.1.13

VERONA 18 GENNAIO 2013: LA VERGOGNA NON HA FINE....ACAB

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Processo Scaroni, assolti gli otto agenti della Celere

Il Tribunale di Verona ha assolto gli otto agenti della Celere di Bologna per i fatti accaduti otto anni fa ai danni di Paolo Scaroni, tifoso del Brescia in trasferta per il derby. Il giovane è rimasto invalido al 100% in seguito al pestaggio subito nel settembre del 2005. La sentenza di primo grado è arrivata al termine di anni di dibattimento. Gli otto poliziotti sono stati assolti perché ritenuti non responsabili delle lesioni del giovane tifoso bresciano. Quando in aula è stata pronunciata la sentenza qualcuno non ha resistito e ha urlato: vergogna. In aula erano presenti anche Paolo Scaroni e la sua famiglia che al momento del pronunciamento sono scoppiati in lacrime. A Paolo non è rimasto che l'applauso di 500 tifosi giunti veramente da TUTTA ITALIA, all'uscita dal Tribunale.....MA LA BATTAGLIA CONTINUA...PAOLO HA GIA FATTO SAPERE CHE CI SARA' UN RICORSO...LA LOTTA CONTINUA
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA 

FORZA PAOLO, MOLA MIA !!

MALONNO SKONVOLTA E' CON TE 

 


27.1.13

INFOSQUADRE

Ufficiale la scelta del team TeoMonte.
Riconferma del portiere Sorrentino con i portieri del Palermo.
Il manager Gianda da l'ok.

23.1.13

SEMIFINALI COPPA ITALIA (ANDATA)



                                                      TEO-MONTE   2 - 0   KUA-TALBA


                                  ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA   1 - 3   RAFFA-CHUPA-LENDERS




Il ritorno si giocherà la prossima giornata ( 22° )

22.1.13

RIVOLUZIU' IN ZONA CHAMPIONS

Un piccolo ribaltone nella zona dell'europa che conta...

Doppio sorpasso per FulmineConte ai danni di RaffaChupaLenders e dei campioni uscenti PaulMauri ora dietro, ma di una sola lunghezza, PaulMauri che però possono coccolarsi il loro gioiello Cavani festeggiando il CENTESIMO goal del Matador in serie A...

Dietro tutto tace, anche se la lotta per non retrocedere dopo il mercsto di gennaio sembra più equilibrata, mentre dalle parti della vetta qualche piccola speranza di rendere ancor più eccitante quest'annata di FANTACAZ si accende dato che il Pazzo Jaquo nel girone di ritorno non ha ancora "simato" i 70 pt.

chi vivrà vedrà...




E su grande richiesta la classifica della giornata...

GIORNATA N° 21

FULMINE-ISIO.......................................83
ASTI-GIOVA-JONKO-SKOLA...............76
MATTI-DUKE.........................................76
PAUL-MAURI.........................................71.5
TEO-MONTE..........................................69
GIANA-MUGHI.....................................68.5
JAQUO....................................................68
CISKO-BIONDO....................................67
GIANFA-CONTE...................................64
RAFFA-CHUPA-LENDERS..................61
KUA-TALBA..........................................59.5


Alla prossima...uniti fieri e mai domi... 

17.1.13

JAQUO NON MOLLA E LA VERA LOTTA DOPO IL MERCATO DI RIPARAZIU E' A META' CLASSIFICA

Il girone di ritorno è iniziato e non porta grandi novità!!!
Il presidente Jaquo valdinoci con il suo titolo fresco di campione d'inverno è sempre al comando e non molla un colpo grazie alla coppia napoletana Hamsik Maggio ed ora può anche contare sull'appoggio del viola sfigaToni...

Appena dietro grazie al solito Totò restano aggrappati al secondo posto KuaTalba che però vedono sempre più lontano il primo scalino del podio e senza il Principe non sono più la stessa squadra...

Nelle retrovie non cambia nulla e la vera lotta è quella per entrare nel gruppo delle Top5 dove PaulMauri alla caccia del centesimo goal di Cavani non brillano...
FulmineConte tengono duro grazie a mister treccina Palacio e al piede vellutato di Andrea da Flero, ma si fanno sorpassare dal trio RaffaChupaLenders che s'appoggia al sempre più obeso Muriel all'ottimo Inler e hai guantoni di Spanpanati...

Teo monte suonano il violino e aspettano il ritorno di Pepito Rossi, mentre lo scossone post riparaziù lo danno il poker AstiGiovaJonkoSkola sfruttando al meglio l'esordio dei neoaquisti Cerci Gabbiadini...saranno loro i re del mercato di riparaziù?!?

Alla prossima...uniti fieri e mai domi...







15.1.13

GIUSTIZIA PER PAOLO !!! VENERDI 18 GENNAIO 2013 A VERONA LA SENTENZA

Venerdì a Verona ci sarà la probabile ultima udienza del processo che vede alla sbarra otto poliziotti del reparto celere di Bologna, accusati di aver pestato e ridotto in fin di vita Paolo Scaroni, Ultras del gruppo Curva Nord Brescia 1911, massacrato durante le cariche alla stazione Porta Nuova il 24 settembre 2005.



Seppur nel suo piccolo anche il gruppo Malonnese di tifosi del Brescia, MALONNO SKONVOLTA, vuole ribadire la propria solidarietà e la propria vicinanza a Paolo, augurandosi che la sentenza faccia giustizia, pr quanto possibile in un caso schifoso e nero come questo, e che risarcisca almeno moralmente Paolo per una vita rovinata dalla repressione e dalle forze dell'ordine deviate di questo stato ipocrita. Almeno moralmente abbiamo scritto, perchè purtroppo la salute a Paolo nessuno potrà restituirla, e speriamo che per questo chi deve...paghi!

Quel giorno del 2005, per la cronaca, a Verona c'erano anche due dei ragazzi di Malonno-Skonvolta, e solo per una pura fatalità non è toccata a loro la stessa sorte occorsa a Paolo. La cosa che più ha ferito in questi anni è la faciloneria con cui tanti, troppi, hanno archiviato questa faccenda, limitandosi a pensare che gli ultras quel giorno se la sono cercata e che comunque Paolo è un ultras e quindi per forza un violento.

Il nostro invito, anche se vale poco, è di voler spendere un briciolo del proprio tempo per conoscere la storia,  lo svolgimento reale dei fatti ed il decorso assurdo della giustizia.

DI SEGUITO POTETE RIPERCORRERE QUESTA TRISTE STORIA GRAZIE AD UN BELL'ARTICOLO RIASSUNTIVO CHE E' STATO PUBBLICATO DA UN SETTIMANALE NAZIONALE NEL 2011

GRAZIE A TUTTI PER L'ATTENZIONE
MALONNO-SKONVOLTA


LA TRISTE STORIA DI PAOLO SCARONI

Un giovane tifoso del Brescia massacrato a manganellate che finisce in coma. I medici lo danno per spacciato: se ce la farà a sopravvivere, dicono ai genitori, "sarà un vegetale". Dopo più di un mese di buio, invece, il ragazzo si risveglia. Parla, anche se con molta fatica. E' ancora intubato quando, alla fine del 2005, comincia a raccontare tutto a una poliziotta, che ha il coraggio di aprire un'inchiesta sui colleghi. La commissaria indaga in solitudine. Scopre verbali truccati. Testimonianze insabbiate. Filmati spariti. Poi altri poliziotti rompono l'omertà e sbugiardano le relazioni ufficiali di un dirigente della questura. Un giudice ordina di procedere. E adesso, a Verona, sta per aprirsi un processo simbolo contro otto celerini del reparto di Bologna. Una squadraccia, secondo l'accusa, capace non solo di usare "violenza immotivata e insensata su persone inermi", ma anche di inquinare le prove fino a rovesciare le colpe sulle vittime. "L'Espresso" ha ricostruito i retroscena di quella misteriosa giornata di guerriglia tra tifosi e polizia, con testimonianze e filmati inediti, scoprendo un filo nero che collega tanti casi in apparenza separati di degenerazione delle divise. Un viaggio nel male oscuro che contamina e divide le nostre forze di polizia.

"La mia storia è simile a quella di Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi, Carlo Giuliani... La differenza è che io sono ancora vivo e posso parlare". Paolo Scaroni oggi ha 34 anni e il 100 per cento d'invalidità civile. Cammina per Brescia, la sua città, strascicando un piede rimasto paralizzato. La voce esce spezzata e lui se ne scusa ("Sono i postumi del trauma"): "Sono molto legato ai familiari di Aldovrandi. Suonava il clarinetto come me, nelle nostre vicende ci sono coincidenze incredibili. Io sono stato massacrato alle otto di sera, lui è stato ammazzato la stessa notte, sei ore dopo. Ora vogliamo fondare un'associazione: familiari delle vittime della polizia". Suo padre, bresciano di Castenedolo, capelli bianchi e mani callose, riassume il problema scuotendo la testa: "Ho sempre avuto rispetto delle forze dell'ordine. Ma adesso, quando vedo un'uniforme, non ho più fiducia". Quello di Paolo è un dolore speciale: "Oggi la cosa che mi fa più male è che mi hanno cancellato l'infanzia e l'adolescenza. Ho perso tutti i ricordi dei miei primi vent'anni di esistenza"
La vita del ragazzo senza memoria è cambiata il 24 settembre 2005. Paolo, allevatore di tori, fisico da atleta, è in trasferta a Verona con 800 tifosi. Il suo gruppo, Brescia 1911, è il più popolare e radicato. Hanno un loro codice: botte sì, ma solo a mani nude. "Niente coltelli, no droga", scrivono sugli striscioni. In quei giorni si sentono scomodi: tifosi di provincia che protestano contro "i padroni del calcio-tv" e "le schedature". Dopo la partita, i bresciani vengono scortati in stazione. E qui si scatena l'inferno: tre cariche della celere, violentissime. L'inchiesta ha identificato 32 tifosi feriti, quasi tutti colpiti alla schiena. Foto e video recuperati da "l'Espresso" mostrano, tra gli altri, una ragazza con il seno tumefatto e altri due giovani con trauma cranico e mani fratturate. Paolo ha la testa fracassata: salvato dagli amici, si rialza, vomita, sviene. Alle 19,45 entra in coma. L'ambulanza arriva con più di mezz'ora di ritardo.

Secondo la relazione ufficiale firmata da F. M., dirigente della questura di Verona, la colpa è tutta dei tifosi. Il funzionario dichiara che gli ultras bresciani "occupavano il primo binario bloccando la testa del treno", con la pretesa di "far rilasciare due arrestati". Appena le divise si avvicinano, giura il pubblico ufficiale, "il fronte dei tifosi assalta i nostri reparti con cinghie, aste di ferro, calci, pugni e scagliando massi presi dai binari". La celere li carica "solo per prevenire violenze sui viaggiatori". Paolo non è neppure nominato: una riga nella penultima pagina del rapporto cita solo "un tifoso colto da malore a bordo del treno". Chi lo ha picchiato? "Scontri con gli ultras veronesi", è la prima versione, che crolla subito: la stazione era vuota, dentro c'erano solo i bresciani scortati dagli agenti. Quindi un celerino ne racconta un'altra: Paolo sarebbe stato ferito da "uno dei massi lanciati dagli ultras" suoi amici.
Da quel giorno, per tre mesi, i tifosi di Brescia 1911 smettono di andare allo stadio: la domenica vanno a Verona in ospedale a tifare per Paolo. Che il 30 ottobre, quando ogni speranza sembra spenta, improvvisamente si risveglia durante un prelievo di sangue. In novembre la poliziotta Margherita T. riesce a interrogarlo. Mozziconi di frasi, che ricostruiscono il pestaggio: "Erano almeno quattro celerini, con i caschi. Mi urlavano: bastardo. Picchiavano con i manganelli impugnati al contrario per farmi più male". E non volevano solo immobilizzarlo: i referti medici confermano che Paolo è stato colpito "sempre e solo alla testa".

La poliziotta interroga il personale del treno. E scopre che la storia dei binari occupati dagli ultras era una balla. "I tifosi erano assolutamente tranquilli, noi eravamo pronti a partire: non ho visto nessun atto di violenza, provocazione o lancio di oggetti", dichiarano i macchinisti. Ma chi ha scatenato il caos? Quattro agenti della polizia ferroviaria testimoniano che "i disordini sono cominciati solo quando la celere ha lanciato lacrimogeni dentro uno scompartimento dove c'erano tante donne e bambini piangenti". Particolare importante: "Prima non avevamo visto nulla che giustificasse il lancio del gas". Solo allora "un centinaio di tifosi, arrabbiati e lacrimanti, ci hanno minacciato, chiedendoci come fosse possibile lanciare lacrimogeni su un treno con bambini". Ma subito, dicono gli stessi agenti, "i capi ultras si sono messi in mezzo, facendo da pacieri, per calmare gli altri tifosi dicendo che noi della Polfer non c'entravamo". In quel momento la celere carica l'intera tifoseria. Seguono 30 minuti di macelleria da Stato di polizia.

La verità dei fatti è confermata anche dai funzionari presenti della Digos di Brescia, che la stessa notte cominciano a raccogliere testimonianze e referti dei tifosi feriti. Quindi la poliziotta di Verona scopre che i filmati dei suoi colleghi, che in teoria dovrebbero aver ripreso tutti gli scontri, si interrompono proprio nei minuti in cui Paolo è stato massacrato. Peggio: nella versione consegnata ai magistrati è stato tagliato il commento finale di due agenti. "Adesso il questore ci incarna...". "Ascolta, tu prova a guardare subito le immagini di quando il...". Fine del filmato della polizia.
Mentre Scaroni passa altri 64 giorni in rianimazione, i suoi amici di Brescia 1911 si tassano per pagargli le spese legali e imbandierano la curva con uno striscione mai visto: "Giustizia per Paolo". Il tam tam unisce decine di tifoserie rivali. In febbraio Brescia è invasa da ultras di mezza Italia. Un corteo con migliaia di tifosi, preceduto da uno storico abbraccio tra i capi delle curve "nemiche" del Brescia e dell'Atalanta. "Non ci interessa che i poliziotti finiscano in galera, noi vogliamo la verità", dice ora Diego Piccinelli, il responsabile di Brescia 1911. "Nessuno potrà ridarmi la memoria o il lavoro", aggiunge Paolo, "ma il mio processo deve fermare i poliziotti violenti: a scatenare la parte peggiore è la sicurezza di farla franca".

Come molti altri processi contro uomini della legge, però, anche questo naviga controcorrente. Solo la ricostruzione dei fatti, cioè la demolizione delle bugie ufficiali, è durata quattro anni. Il pm di turno a Verona aveva chiesto per due volte l'archiviazione, sostenendo che i caschi impedivano di riconoscere gli agenti picchiatori. Il rinvio a giudizio è stato imposto da un ex giudice istruttore, Sandro Sperandio. Ora finalmente si va in aula: prima udienza il 25 marzo. Ma l'avvocato di parte civile, Alessandro Mainardi, teme un finale all'italiana: "Rischiamo una prescrizione che sarebbe vergognosa. Se non c'è certezza della pena per le forze di polizia, come si può pretendere che i cittadini abbiano fiducia nella giustizia? Sulle responsabilità individuali siamo tutti garantisti. Ma qui, dopo tante menzogne, una cosa è certa: un ragazzo inerme è stato ridotto in fin di vita da una squadraccia che indossa ancora la divisa. Uno Stato civile avrebbe almeno risarcito i danni. Invece, dopo cinque anni, il ministero dell'Interno non si è ancora degnato di offrire un soldo". Tre mesi fa Paolo ha scritto al ministro Roberto Maroni: "La violenza va condannata e l'omertà va combattuta prima di tutto da chi rappresenta la legge". Da Roma nessuna risposta.

Tratto dall 'Espresso (Repubblica) a firma Paolo Biondani

12.1.13

I COLPI PRINCIPALI DELL'ASTA RIPARAZIU' 2013

PaulMauri puntellano l'attacco ricorrendo all'accoppiata parmigiana Sansone-Belfodil, Jaquo Valdinoci porta a casa Luca Toni mentre GiovaJonkoSkolaAsti attuano un mega scambio con CiskoBiondo girando a questi ultimi DeRossi e soldi in cambio di Manolo Gabbiadini, Cyril Thereau, Barrientos e Cerci. Sempre attivo poi mister Giova, che in chiusura di mercato ha chiesto ed ottenuto dagli azionisti anche l'acquisto del giovane talento Mauro Icardi, per un attacco che prova a risollevarsi dopo un avvio di stagione da incubo.



Cheti gli altri team, con mosse abbastanza in sordina, eccezion fatta per alcune schermaglie legate a Paloschi ed alle cessioni obbligate di Pato e Robinho da parte di FulmineConte

buon proseguimento di stagione fantacaz a tutti....


Av Salude




11.1.13

Luca toni : 91 euuuur !!!!

By Jaquo Valdinoci

Asta in corso !!!! Tolel so'

Nel bunker del pube de oro e' scattata da pochi minuti l'asta riparaziu'

Per ora tutto tranquillo, i fuochi d'artificio tra poco ????



9.1.13

GIRO DI BOA....comanda Jaquo, ma la lotta è aperta. venerdi 10 asta riparaziù, GRAZIE LO STESSO MAGICO DEPOR

questa la fikaclass l giro di Boa invernale:



  1. Iaquo 1392.5 
  2. Kuatalba 1366.5 
  3. PaulMauri 1329.5 
  4. fulmineConte 1306 
  5. raffachupalenders 1302.5 
  6. teomonte 1290 
  7. giovaskolajonkoasti 1264 
  8. dukematti 1256 
  9. gianfaosha 1236.5 
  10. ciskobiondo 1224 
  11. Gianamughi 1167.5

Iaquo Valdinoci è ufficialmente campione d inverno 
cavani è di nuovo capecaz  con 16 reti16
ma l'appuntamento più atteso è venerdì sera 21.15  con asta riparaziù , per l'occasione in una nuova location: si torna al "pube de oro" (DYLAN PUB by bondioni eventi)




Nel Natalissio finalissima sfortunata per il nostro SUPERDEPOR, che però ha lottato fino all'ultimo, penalizzato dall'infortuniop della star TALBA. Grande Jonko, eletto miglior giocatore della manifestazione, e CINNY, autore del gol più bello de torneo.


TORNEREMO.....



4.1.13

SUPER DEPOR....è FINALE!!!!



La Seconda finalissima in tre anni per i ragazzi del super depor, una finalissima conquistata con una grande vittoria contro l'ombrello, adesso ai nostri gnari manca lo scoglio spongade.

Forza vecchio cuore biancoblu , siamo con voi!!!

Presidente urbano Jaquo grAzie !!!

I RAGAZZI DEL NOSTRO SUPER DEPOR VOLANO IN SEMIFINALE AL CALCETTO NATALIZIO 2012/2013 !!!!!

E' un grande super depor quello che sta scendendo sul campo in queste serate natalizie.

I ragazzi hanno condotto un girone perentorio e poi nel quarto di finale finalmente la sanguinosa vendetta contro gli odiati JUNIOR-EX che ci avevano rubato il sogno due anni fa grazie a misteriose squalifiche e minkiate arbitrali.

ieri sera nessuna scusa, superlativi tutti i ragazzi di patron Jaquo con Talba e Cinni sugli scudi ma tutta la squadra al meglio.

Stasera 4 gennaio il depor sfida il bar ombrello nella semifinale, FORZA GNARI, IL BLOG FANTACAZ E' SEMPRE CON VOI !!!

IL DEPOR 2012/2013